[RACCONTI IN 15 MINUTI] ORNITOFOBIA

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Ogni volta che vado in città sono costretto ad affrontare il mio peggiore nemico, la mia peggiore fobia. Lo trovo dannatamente ingiusto, non potevo avere paura di ragni o serpenti come la gente comune?

Esco per strada ed affronto ogni singolo passo con la guardia alzata, osservando ogni minimo movimento pronto a scattare sulla difensiva. Puntualmente li trovo ad intralciare il mio cammino ed un brivido mi corre sulla schiena.

I loro occhi, vuoti e spenti, li sento puntati contro di me, li sento scavare nel profondo della mia anima.

Il loro passo calmo fa raggelare il sangue, dopo la quiete arriva la tempesta. Il loro modo di comunicare, ad una persona comune sembrerebbe ordinario, ma io so. So l’orrore che si cela dietro quei versi orrendi.

Con un disordine pari ad una classe di scolari si spostano confusi e si dirigono verso di me, pronti a banchettare con la mia carne.

Sento la fine arrivare, posso già scorgere i titoli di coda della mia vita.

Il sibilo di un’ auto che sfreccia di fianco a me rompe il momento e spazza via i titoli di coda, la proiezione continua. Loro, spaventati, aspettano l’ultimo momento per alzare in volo il loro corpo grassoccio con una grazia totalmente assente.

Si appostano su un cornicione scrutando le loro prossime vittime con i loro occhi gialli, pronti a tornare alla carica con i loro becchi demoniaci. Un’altra battaglia vinta, guerra che so di non poter vincere, prima o poi i miei nervi cederanno. Svolto l’angolo e mi trovo contro un nuovo stormo, tutto da capo. Maledetti piccioni, sono ovunque. Dio, quanto li odio…

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