[RACCONTI IN 15 MINUTI] L’ATTESA UCCIDE

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Più fisso quel dannato orologio più ho l’impressione che si muova sempre più lentamente, inizio a credere che lo faccia apposta. L’ansia dell’attesa è terribile, mi sembra di morire.

Sono fermo in questa stazione sperduta da più di un’ora aspettando un treno che non arriva. L’ennesimo sciopero, una scusa come l’altra per non lavorare. Ci siamo soltanto io e la mia ragazza, d’altronde è notte fonda e molta gente neanche conosce l’esistenza di questo posto. Continua a parlare e parlare, non riesce a stare zitta un attimo.

Non vedo l’ora di tornare a casa e farmi una bella dormita. Finalmente sento l’annuncio di quella grottesca voce meccanica all’interfono: il treno sta per arrivare.

Vedo le luci del treno illuminare i binari e sento il suo fischio. Lei continua ancora a parlare, ora o mai più. La prendo di peso e la getto di sotto, tutti penseranno che sia un tragico incidente, nessuno sospetterà di me. Immagino che ora anche a lei sembrerà di morire in questa attesa. Il treno transita ed asfalta completamente quella che un tempo era la mia ragazza mentre io svanisco nella penombra.

Finalmente me ne sono liberato di un’altra, sono arrivato a dieci. Peccato però che dovrò aspettare molto per il prossimo treno, non credo che questo ripartirà immediatamente. Tanto vale andare a festeggiare la doppia cifra raggiunta.

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